Le donne in sovrappeso con sindrome dell’ovaio policistico sono a più alto rischio di malattia cardiovascolare


La sindrome dell’ovaio policistico è associata alla resistenza all’insulina ed alla sindrome metabolica.
Non esistono dati che dimostrino in modo significativo l’incremento della mortalità per cause cardiovascolari

L’obiettivo dello studio condotto presso il Dandenong Hospital, in Australia, è stato quello di chiarire se le donne in sovrappeso con sindrome dell’ovaio policistico presentassero un incremento nella prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolari e della malattia cardiovascolare, rispetto ai controlli confrontati per età e indice di massa corporea ( BMI, body mass index ), per valutare il contributo della sindrome dell’ovaio policistico alla malattia cardiovascolare.

Sono state esaminate100 donne in sovrappeso con sindrome dell’ovaio policistico. Il gruppo controllo era composto da 20 persone, simili per età ed indice BMI.

Le principali misure dell’outcome erano rappresentate dai marcatori non invasivi di malattia cardiovascolare precoce ( ispessimento dell’intima media carotidea, velocità dell’onda di polso, vasodilatazione flusso-mediata dell’arteria brachiale ).
I parametri metabolici studiati hanno compreso: insulina, glucosio, proteina C reattiva ( CRP ), lipidi ed androgeni.

I soggetti con sindrome dell’ovaio policistico hanno presentato elevati livelli di testosterone ( mediamente, 2.5nmol/l versus 1.3nmol/l ), deidroepiandrosterone solfato ( DHEAS ) ( mediamente, 4.9mmol/l versus 3.6mmol/l ) insulina a digiuno ( mediamente, 19.6uU/ml versus 6.8uU/ml ) e di HOMA-IR ( HOmeostasis Model Assessment of Insulin Resistance ) ( mediamente, 4.1 versus 1.3 ), rispetto ai controlli.

Inoltre, i soggetti con sindrome dell’ovaio policistico hanno riportato elevati livelli di colesterolo ( mediamente, 5.1mmol/l versus 4.6mmol/l ) e di trigliceridi ( mediamente, 1.4mmol/l versus 0.9mmol/l ), mentre non sono state osservate differenze in termini di proteina C reattiva o dei parametri di pressione sanguigna nelle 24 ore.

Nelle pazienti con sindrome dell’ovaio policistico sono stati anche riscontrati un incremento dell’irrigidimento arterioso ( velocità dell’onda di polso, 7.4m/sec versus 6.6m/sec ) e disfunzione endoteliale ( vasodilatazione flusso-mediata dell’arteria brachiale 9.8 versus 13.3 ), rispetto ai controlli.

Non sono state osservate differenze nell’ispessimento dell’intima media tra i gruppi.

Nei soggetti con sindrome dell’ovaio policistico la resistenza all’insulina ed i livelli plasmatici dei lipidi sono risultati predittori indipendenti della velocità dell’onda di polso.

Dai risultati ottenuti si evince che le donne in sovrappeso con sindrome dell’ovaio policistico presentano un incremento dei fattori di rischio cardiovascolare ed evidenza di malattia cardiovascolare precoce rispetto ai controlli, probabilmente correlati alla resistenza all’insulina. ( Xagena2005 )

Meyer C et al, J Clin Endocrinol Metab 2005; Epub ahead of print

Gyne2005 Endo2005 Cardio2005


Indietro

Altri articoli

Gli effetti dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) negli adulti senza malattia cardiovascolare aterosclerotica ( ASCVD ), stratificati in base all'uso...


Il linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) è il sottotipo istologico più comune di linfoma non-Hodgkin (...


Il trattamento del tumore ai testicoli è chiaramente associato a morbilità e mortalità cardiovascolare. Per consentire lo sviluppo di strategie...


È stata annunciata l'interruzione del Programma di sviluppo clinico di Vupanorsen, una terapia antisenso sperimentale in fase di valutazione per...


I fattori di rischio cardiovascolare dell'infanzia predicono la malattia cardiovascolare subclinica dell'adulto, ma i collegamenti con gli eventi clinici non...


L'attività fisica è stata associata a un ridotto rischio di demenza, ma i meccanismi alla base di questa associazione restano...


L'aumento dei livelli lipidici e dell'incidenza di tumori con Tofacitinib ( Xeljanz ) ha indotto uno studio sugli eventi avversi...


La relazione tra assunzione di sodio e malattie cardiovascolari rimane controversa, in parte a causa della valutazione imprecisa dell'assunzione di...


I biomarcatori cardiaci possono predire il rischio di aterosclerosi e altri esiti cardiovascolari nei pazienti con psoriasi e artrite psoriasica. Rispetto...


È stato confrontato l'impatto dell'Ezetimibe ( Zetia ) e degli inibitori della proproteina convertasi subtilisina / kexina di tipo 9...